Le Grotte di Equi sono un vasto complesso carsico situato dietro il borgo di Equi Terme, nel Parco Regionale delle Alpi Apuane - Unesco Global Geopark.
Si sviluppano per circa 1000 metri, in un percorso che si divide in tre parti:
la “Buca” considerata fossile, “Le Grotte” scoperte nel 1985 ancora in crescita e quindi vive. La parte più profonda chiamata “Speleo”, in cui le sale possono superare i 60 m di altezza.
Il complesso carsico si è formato nel corso di centinaia di migliaia di anni grazie all’azione dell’acqua che ha dato origine a molte concrezioni: le stalattiti, le cannule, le vele o drappeggi, le stalagmiti, le concrezioni sferoidali da splash e le colate.
Le sorgenti carsiche: la Buca e la Barrila
Lungo l’alveo scavato dal Torrente Fagli sgorgano due sorgenti di origine carsica.
La sorgente della “Buca” scaturisce dall’ingresso delle Grotte ed è una risorgiva perenne, che periodicamente esonda con una portata fino a 15000 litri al secondo e fuoriesce in modo spettacolare dall’attuale ingresso delle grotte.
Poco più a monte della precedente, scaturisce un’altra sorgente, detta “Barrila”, con una portata media di 200 l/sec. Le due sorgenti sono collegate.
La Tecchia e il Museo Archeologico
Sopra all’ingresso delle Grotte si apre la Tecchia di Equi, sito archeologico e paleontologico di rinomanza internazionale, noto soprattutto per il recupero di una grande quantità di ossa di animali oggi estinti, come l’orso delle caverne (Ursus spelaeus). È fruibile al pubblico nel sito di scavo e nel Museo Archeologico sottostante.