Il nucleo originario di Pallerone, chiamato il Verdentro, era costituito da un borgo fortificato. La famiglia Malaspina ebbe un ruolo chiave per il borgo a partire dal 1275, con i Marchesi Malaspina di Olivola che ne mantennero il possesso con alterne vicende per secoli. Nel Seicento, Alderano trasformò radicalmente Pallerone, spostando qui la sede principale del feudo e trasformando il castello in una residenza signorile. Il castello, ora di proprietà privata della famiglia Malatesta, è stato restaurato e aperto al pubblico. Il grande salone, con affreschi seicenteschi attribuiti a Stefano Lemmi, e la cappella dedicata a San Gaetano Thiene, insieme al giardino pensile con un mosaico alla ligure, sono le principali attrazioni di questa lussuosa residenza seicentesca, spesso utilizzata per eventi pubblici e privati.