Del X secolo, borgo ancora completamente abitato
Quello di Bagnone è un borgo medievale posto sulle pendici collinari pre-appenniniche Tosco-Emiliane.
Il paese si presenta in ottimo stato, grazie alle numerose attività come bar, alimentari, piccole botteghe e ristoranti di altissimo livello.
Nelle località che gravitano intorno a Bagnone si trovano rinomate aziende agricole che producono prodotti tipici: dalla cipolla di Treschietto alla farina di castagne, alle pregiate torte d’erbi.
Il popolato borgo è caratterizzato anche dalle cascatelle che scorrono sulla parte destra del paese, formatesi nella roccia dallo scorrere del Torrente Bagnone.
Il territorio di Bagnone è stato abitato sin dall’età della pietra: il ritrovamento di una Statua Stele a Treschietto, oggi conservata presso il Museo delle Statue Stele a Pontremoli, ne è la prova.
Il borgo di Bagnone venne nominato per la prima volta nel 963, nel documento dove l’Imperatore di Germania Ottone I elenca le corti, pievi e castelli sotto la protezione dei Vescovi-Conti di Luni. La parte più antica del paese, sorge sulla parte sinistra del Torrente Bagnone, dal quale poi prese il nome. La torre circolare, posta in questa zona del borgo, serviva per il controllo della viabilità della vallata ed era posto in collegamento con le altre torri simili: Malgrate, Groppoli e Mulazzo. Successivamente, Bagnone diventò Feudo dei Malaspina dello Spino Fiorito di Filattiera, fino a quando nel 1351 divenne Feudo indipendente, rimanendo per circa un secolo sotto il controllo dei Malaspina.
Dalla metà del XV secolo, Bagnone entra a far parte della Signoria e successivamente del Granducato di Toscana, fino al periodo Napoleonico. Nel 1815 rientra nel Gran Ducato di Toscana per passare nel 1849 al Ducato di Parma, fino al 1859. Dall’Unità d’Italia Bagnone viene inserito nella Provincia di Massa-Carrara dove rimane fino ad oggi.
Il borgo di Bagnone si raggiunge facilmente sia da Villafranca in Lunigiana che da Filattiera, seguendo l’apposita cartellonistica stradale.
